L’elettrolucidatura è un processo elettrochimico che rimuove in modo selettivo lo strato superficiale di un metallo, riducendo al massimo la rugosità della superficie. Il processo chimico si basa sull’elettrolisi: si genera un flusso di corrente elettrica condotta tra il catodo e l’Anodo attraverso un opportuno elettrolita. Con l’elettrolucidatura le creste a livello microscopico vengono dissolte, riducendo quindi le irregolarità della superficie. L’Elettrolucidatura ha inoltre lo scopo di incrementare la resistenza dello stesso materiale alla corrosione, una migliore asetticità della superficie, una più semplice manutenzione. Questo trattamento, si esegue anche su manufatti dalle forme irregolari.
L’elettrolucidatura è un trattamento chimico importante per le famiglie dell’acciaio inox, perché consente di sfruttare al massimo le caratteristiche di resistenza alla corrosione del metallo, l’asetticità della superficie, rendendo la superficie dell’acciaio inox uno standard di fatto dell’industria alimentare, farmaceutica, medicale, nonché, adatta a tutte quelle situazioni dove è richiesta una elevata resistenza agli agenti atmosferici o di processo. Nel trattamento di elettrolucidatura dell’acciaio inox viene ordinariamente asportato uno strato superficiale nell’ordine di qualche micron grazie a specifici elettroliti, andando maggiormente in profondità di quanto si possa fare con il decapaggio dell’acciaio. L’elettrolucidatura dell’acciaio consente anche di correggere alcuni difetti estetici, nonché di eliminare le microbave.
Perché l’elettrolucidatura è diversa dalla lucidatura meccanica dei metalli? Infatti il trattamento di elettrolucidatura dei metalli evita diversi stress a cui il materiale sarebbe soggetto se lucidato meccanicamente, mettendone a rischio la durata e la qualità della superficie. Ciò che viene evitato rispetto alla lucidatura dei metalli tradizionali è una serie di sollecitazioni di tipo termico e meccanico. L’elettrolucidatura non altera la temperatura superficiale che tenderebbe a generare ossidi e non induce stress meccanici. La tecnologia di elettrolucidatura dei metalli di Ricerca Chimica, rispetto alla lucidatura tradizionale, consente anche di migliorare la resistenza alla corrosione, nonché, di gestire l’asportazione dello strato superficiale in modo selettivo e uniforme, generando un prodotto finale levigato e meno soggetto ad attrito a contatto con altre superfici.
Gli impianti chimici progettati e realizzati da Ricerca Chimica per l’elettrolucidatura, sono Impianti personalizzati di Nuova generazione per la lucidatura elettrochimica multimateriale per le leghe dell’acciaio inox, per il rame, l’ottone e il titanio. Un impianto chimico di elettrolucidatura è realizzato attraverso vasche in materiale inerte, un generatore di corrente (DC) a basso voltaggio, ed un opportuno elettrolita. Il bilanciamento del flusso di corrente, il suo governo e distribuzione all’interno del bagno, fanno la differenza in termini di qualità ed uniformità del risultato. Il metallo da lucidare viene collegato all’anodo del circuito mentre il catodo è rappresentato da un conduttore immerso nel bagno. Finita la lavorazione, gestita in una temperatura compresa fra i 45 e i 55°, il metallo viene trasferito in una vasca di risciacquo, prima di passare al trattamento successivo di passivazione. La quantità di metallo rimosso è in funzione della corrente elettrica applicata nonché del tempo di elettrolucidatura impostato nel Sistema. Impianti di questo tipo sono utilizzati a livello industriale per il trattamento di elettrolucidatura di acciaio inox, titano, rame e ottone.